Patologia della spalla
Le patologie della spalla si possono dividere in due grandi gruppi:
Lesioni degenrative
Artrosi della spalla
Lesioni articolari
Lesioni della cuffia dei rotatori, instabilità, conflitto s-a
Cos’è l’artrosi della spalla?
L’artrosi della spalla è una patologia degenerativa caratterizzata dal progressivo consumo della cartilagine articolare della testa dell’omero e della scapola
Artrosi della spalla
Le cause possono essere molteplici, tra le più comuni abbiamo le lesioni di vecchia data della cuffia dei rotatori, esiti di traumi, patologie metaboliche e infiammatorie croniche.
L’artrosi della spalla si presenta con dolore, limitazione nel movimento e difficoltà ad eseguire le normali attività quotidiane.
Il paziente lamenta anche scrosci articolari ed impossibilità ad alzare la mano sopra al livello della spalla.
Oltre ai sintomi riferiti dal paziente ed alla visita, è sufficiente eseguire una radiografia della spalla, che ci mostrerà i segni tipici dell’artrosi: riduzione dell’interlinea articolare, sclerosi ossea, formazione di tessuto osseo esuberante (osteofiti), risalita della testa dell’omero.
Nei casi di artrosi conclamata l’intervento è quello della PROTESI DELLA SPALLA.



L’intervento di protesi inversa di spalla
La protesi inversa di spalla è l’intervento indicato nei casi di grave artrosi eccentrica della spalla associata ad una lesione completa inveterata e retratta della cuffia dei rotatori oppure nelle fratture pluriframmentarie della testa dell’omero in cui non è auspicabile una ricostruzione una ricostruzione della cuffia dei rotatori.
Questo intervento consiste della sostituzione di tutta l’articolazione della spalla con componenti meccaniche che però, a causa dell’assenza della cuffia dei rotatori, non vanno a riprodurre la corretta anatomia articolare, bensì avremo l’inversione dell’articolazione con la parte convessa impiantata sulla scapola ed una parte concava sull’omero.
La mobilizzazione della spalla avverrà solo grazie al muscolo deltoide.
In genere questo intervento difficilmente permette un completo recupero dell’articolarità ma un completo recupero della funzionalità della spalla e la scomparsa del dolore.
E’ da considerarsi un intervento di salvataggio di un’articolazione fortemente compromessa.
Lesioni articolari
La lesione della cuffia dei rotatori è la rottura di uno o più tendini che costituiscono la cuffia ossia quella complessa struttura anatomica che riveste la testa dell’omero e mantiene in sospensione la spalla e ne permette i movimenti
Questa struttura anatomica si può lesionare a causa di eventi traumatici o ad una progressiva degenerazione del tessuto tendineo fino alla rottura.
La degenerazione è causata da movimenti o sforzi ripetitivi, patologie metaboliche o dalla presenza di un conflitto sub-acromiale, cioè dalla riduzione progressiva dello spazio tra la testa dell’omero e l’acromion.
I sintomi tipici sono il dolore, la difficoltà di movimento e la perdita di forza.
La diagnosi viene eseguita dal medico specialista mediante una visita eseguendo dei test specifici e viene confermata con l’esecuzione di una risonanza magnetica nucleare (RMN)
Il trattamento chirurgico di scelta è l’intervento artroscopico di riparazione della cuffia dei rotatori.
L’artroscopia di spalla consiste nell’esecuzione di due/tre piccole incisioni cutanee attraverso le quali si introduce una telecamera all’interno della spalla che ci permette di valutare il tipo di lesione e la qualità del tessuto tendineo e di procedere alla riparazione mediante l’inserimento di ancorette metalliche o non nella testa dell’omero che si permetteranno di suturare il tendine lesionato nella sua corretta posizione.
In genere questo intervento permette un buon recupero dell’articolarità e della funzionalità della spalla, la scomparsa del dolore e la progressiva ripresa di tutte le attività che avviene in circa 3 mesi dall’intervento chirurgico
L’instabilità della spalla è causata generalmente dalla lesione post-traumatica del cercine glenoideo, ossia quella struttura fibrocartilaginea che è adesa al margine della glena della scapola, la circonda e ne aumenta la superficie di contatto con la testa dell’omero .
Questa struttura si rompe generalmente in seguito ad eventi traumatici che provocano la lussazione della spalla.
Il sintomo tipico è la sensazione che il paziente ha di dislocazione della spalla tutte quando prova a mettersi le mani dietro alla testa associato o meno alla perdita di forza.
Il trattamento chirurgico di scelta è l’intervento artroscopico di stabilizzaizone.
L’artroscopia di spalla consiste nell’esecuzione di due/tre piccole incisioni cutanee attraverso le quali si introduce una telecamera all’interno della spalla che ci permette di valutare il tipo di lesione la reinserzione del cercine glenoideo mediante l’uso di ancorette metalliche o non posizionate sul margine della glena scapolare.
In genere questo intervento permette un buon ripristino della stabilità e della funzionalità della spalla e la progressiva ripresa di tutte le attività che avviene in circa 3 mesi dall’intervento chirurgico.
La ripresa dell’attività sportiva di contatto o traumatica averrà dopo 6-8 mesi dall’intervento.

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Dott. Stefano Rossi
- Chirurgia protesica mininvasiva dell'anca
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